Quali sono i tipi di intervento compresi nel bonus?
Il bonus 75% si applica ai seguenti casi:
- lavori eseguiti ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche;
- per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari utili ad abbattere le barriere architettoniche;
- in caso di sostituzione dell’impianto, relativamente alle spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali, nonché dell’impianto sostituito.
Tra le spese comprese, possiamo nominare alcuni esempi importanti:
- montascale
- ascensore
- rampe di accesso e, in generale, interventi che permettono la totale accessibilità dell’edificio
- adeguamento di impianti elettrici e citofonici, in materia di raggiungibilità.
Recentemente è stato introdotto un importante chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate: il bonus copre i lavori effettuati su edifici già esistenti costituiti da unità immobiliari appartenenti a qualunque categoria catastale, ovvero, può comprendere anche quei fabbricati a non prevalente destinazione abitativa, per esempio i condomini occupati in gran parte da uffici.
Il bonus non viene applicato su edifici di ultima costruzione.
Come si richiede?
Il bonus si richiede inserendo la detrazione nella dichiarazione dei redditi, dividendo poi l’importo su cinque anni.
In alternativa alla detrazione, è possibile avvalersi:
- della cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante
- di un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).