Parcheggiare nel cortile condominiale: ecco cosa serve sapere
In un condominio anche il parcheggio, così come per esempio l’androne o le scale, fa parte degli spazi comuni, definiti dal Codice Civile. Ogni condomino quindi ha il diritto di parcheggiare la propria vettura nella zona destinata, a patto che non limiti gli altri nel fare lo stesso: questo significa che, anche all’interno del parcheggio condominiale, vanno rispettate le regole del Codice della Strada, come sostare entro le apposite segnaletiche o non occupare posti riservati a determinate categorie quando non si appartiene ad esse.
Al di là della corretta applicazione del Codice Stradale, esistono però casi particolari in cui è bene ricordare alcune importanti regole da seguire, che riguardano nello specifico la gestione del parcheggio condominiale da parte di estranei, amici o familiari non conviventi, vediamo quali sono.
L’utilizzo del parcheggio condominiale per clienti, familiari non conviventi o amici
In linea generale, è sempre consentito l’utilizzo dell’area di sosta condominiale anche da chi ha la necessità di far visita a un condomino, sia che si tratti di un parente o amico, sia che si tratti di clienti, per esempio di un determinato ufficio ubicato all’interno del condominio. Questo è possibile sempre nel rispetto delle norme stradali, nonché del buon senso di ognuno.
Tutto ciò può ritenersi corretto solo nel caso in cui lo specifico regolamento condominiale non limiti l’utilizzo del parcheggio ai soli condòmini.
Se un estraneo parcheggia nell’area di sosta condominiale
Il parcheggio da parte di estranei non residenti non è mai consentito all’interno di un’area di sosta riservata a un condominio. Questo accade perché, come ovvio, se l’accesso a tale area fosse consentito a chiunque, per i condòmini si ridurrebbe in maniera significativa la possibilità di parcheggiare nei pressi della propria abitazione.